ARCANI A CONFRONTO: 10 di Coppe VS 10 di Denari

Benvenuti nella seconda puntata di: Arcani a confronto. Oggi parliamo di due carte che, nel panorama cartomantico, sono considerate molto belle ma che, come mi è stato comunicato tramite Instagram (vi ricordo che potete seguirmi cliccando qui: abadessa_devina, account dove interagisco molto con i followers e propongo anche esperienze più interattive) per alcuni creano confusione. Parliamo (come da titolo) di 10 di Coppe e 10 di Denari.


LA SOMIGLIANZA

Rispetto ad altre coppie esaminate, queste due carte condividono una serie di dettagli interessanti. Innanzitutto sono numerate entrambe 10, che nella scuola Golden Dawn si lega alla Sephira Malkhut, l’ultima dell’Albero della Vita. Le carte che portano questo numero ci parlano, infatti, di realizzazione, di materializzazione di ciò per cui noi abbiamo lavorato. Sono la perfetta conclusione ciascuna di ogni Seme dei minori, ed ecco che queste due (forse le numerate 10 “più belle”) sono il massimo raggiungimento di un benessere che, come vedremo tra poco, però è diverso.

Ulteriore dettaglio condiviso è la presenza di più persone di diversa età: nonostante il numero delle persone raffigurate su ciascuna e l’età dei personaggi sia differente, sicuramente ci parlano entrambe di comunione con gli altri, comunicandoci entrambe che il successo massimo del loro Seme risiede anche nella condivisione. Se negli Arcani numerati 9 abbiamo sempre persone che sì, hanno raggiunto agiatezza, ma sono sole, in questo caso la cosa cambia, come a farci capire, mettendo 9 e 10 a confronto, che prima dobbiamo arrivarci “da soli” e in seguito, per goderne appieno, dobbiamo interagire e condividere con coloro che sono attorno a noi.

 Terza somiglianza la troviamo (anche se, in realtà, non si somigliano nella raffigurazione) nell’arcobaleno e nell’albero della Vita che viene a crearsi se osserviamo il pattern dei denari sul suo decimo. Entrambi questi dettagli ci parlano di una connessione col Divino: l’arcobaleno sembra, infatti, tradizionalmente legare il cielo e la terra, nella tradizione ebraica rappresenta anche il patto di pace tra D-o e l’uomo, indicando la perfetta unione e pace tra i due Regni. D’altro canto, anche l’Albero della Vita kabbalistico indica un percorso che unisce il Principio, l’Uno, il Macrocosmo, con il Microcosmo e la materia (in questo caso, ovviamente…il discorso “Kabbalah” e Albero della Vita, a livello esoterico, diventa molto complesso, ma la sua completa disamina non è pertinente al fine del nostro articolo). Entrambe, ergo, hanno questo dettaglio che mira a unire due dimensioni armonicamente.

La quarta somiglianza la troviamo in uno dei significati che leggiamo anche nel libretto RWS: famiglia. Tuttavia, questo discorso lo esamineremo nel resto dell’articolo, quindi non mi dilungo ora.

Visto ciò, come al solito, passiamo però all’analisi dettagliata di ciascuno separatamente e vediamo perché, sebbene ci siano delle somiglianze, siano due carte diverse.


10 DI COPPE



1)      Significato e descrizione

Dal  nostro fedelissimo libretto del RWS, mazzo che usiamo per fare queste analisi, leggiamo:” ambiente felice, vita in casa, amicizia, famiglia, soddisfazione”. Sulla figura, come menzionato già poc’anzi, troviamo dei personaggi, una coppia di adulti (presumibilmente due partner) che ci dà la schiena, in posizione celebrativa, e una di bambini che, accanto, stanno giocando. In sfondo vediamo un paesaggio di campagna, con un fiume e una casa in lontananza, circondata da alberi. Elemento principale e già esaminato, l’arcobaleno con le sue coppe all’interno. Come sempre, il suo è il seme delle Coppe e il suo segno zodiacale è il Pesci in terza decade.

2)      Deduzione

 Essendo una carta di Coppe sicuramente la cosa che deve balzarci all’occhio è che qui si sta parlando, senza alcuna ombra di dubbio, di un completo soddisfacimento di natura emotiva, sotto vari punti di vista. Uno di questi (e forse il più comune quando questa carta esce in una stesa) è quello che deriva da una vita di coppia/famigliare appagante: le figure rappresentate, infatti, sembrano proprio ricordare una coppia che è arrivata al massimo raggiungimento di quel che due partner, uniti, sognano on normal base, vale a dire figli, l’acquisto/la creazione di una casa, un luogo tranquillo in cui vivere... Ed ecco che qui, ergo, il significato del libretto “famiglia” assume questa sfumatura: la pienezza emotiva che il nostro ambiente casalingo e di sangue ci offre, il sentirsi a casa e se stessi coi propri simili. In questa carta tutto ci parla di emozioni e di tranquillità emotiva: il fiume che scorre (dove l’acqua è il simbolo evidente dello spettro emotivo, la riscontriamo in vari Arcani) e che nutre la vicinanza della nostra casa, il nostro “nido”; la campagna sotto un cielo luminoso, soleggiato e arricchito da questo arcobaleno e dalle coppe dorate, sintomi di serenità e pace; i bambini che giocano, liberi, potenziale simbolo sia di figli in carne ed ossa, così come del “bambino interiore” dei due adulti, finalmente libero di esprimersi (e, di contro, i due adulti potrebbero rappresentare il sogno dei bambini quando cresceranno: essere soddisfatti pienamente). Un altro aspetto che a me piace molto di questo Arcano e che pochi prendono in considerazione è il senso più esteso di comunità: il 10 di Coppe non è solo il nucleo famigliare, bensì potenzialmente tutta la nostra comunità (addirittura possiamo legarla al concetto di patria e di nazione). Ma anche aggiungendo questo dettaglio (lo metto perché potrebbe esservi utile), il significato non muta: ci sentiamo finalmente parte integrante di tutto ciò, siamo con i nostri simili con cui condividiamo valori, credenze, visioni e con cui andiamo d’accordo, legati ad essi anche da un sentimento di appartenenza viscerale.


10 DI DENARI



1)      Significato e descrizione

Dal librettino RWS: ”patrimonio, famiglia, retaggio, protezione, cicli, generazioni”. L’allegoria, senz’altro più caotica della sua sorella di Coppe, presenta un ambiente cittadino (non so perché, a me fa venire in mente una cittadella mediterranea con fortezza sul mare, ma questa è una mia aggiunta sulla scia della cosa): vediamo delle mura, una torre e, in primo piano, un arco di pietra. Due figure adulte, in vesti molto “patrizie”, sembrano incontrarsi, quasi come se stessero passeggiando e, riconosciutesi, si fossero fermate a parlare, mentre dietro una di esse un bambino gioca con un cane bianco. In primo piano, un’ulteriore figura di un anziano in vesti opulenti (guardate bene i disegni: non vi ricorda forse la veste di un altro personaggio del Seme di Denari?) siede tranquillo, di fronte ai due cani bianchi. Come già detto sopra, il tutto si conclude con lo schema delle Sephirot in perfetto ordine data dai pentacoli. Il suo seme è, ovviamente, quello di Denari e il segno zodiacale associato è la Vergine in terza decade.

2)      Deduzione

Se con la carta delle Coppe parliamo di soddisfacimento emotivo, in questo contesto i denari ci fan capire che il soddisfacimento sia di tutt’altra matrice: qui parliamo di materia. Parliamo di una situazione dove si è raggiunto il massimo risultato in fatto di ricchezze, di acquisizione di qualcosa (in termini economici, di status sociale, di risultati per cui si è lavorato), insomma, siamo incentrati più che altro su un benessere di tipo concreto e di stabilità in questo senso. Analizzando le figure sulla carta, qui non siamo sicuri, a differenza di prima, di che tipo di legame intercorra tra esse, tuttavia la rappresentazione delle diverse età rappresenta sicuramente, in primo luogo, le varie fasi della vita, che partono dal bambino, passando per quella adulta e finendo con la vecchiaia, dove finalmente possiamo godere dei frutti del nostro operato; in secondo luogo, possiamo comunque legarlo ai significati che abbiamo menzionato sopra, come “generazioni”: il 10 di Denari si lega anche al patrimonio, all’eredità (anche genetica: in una stesa mi è capitato di riscontrarla, anni fa), facendo quindi riferimento a ciò che, di generazione in generazione, passa e si trasmette, arricchendoci. Il concetto di “famiglia” qui, come possiamo quindi vedere, non è tanto relativo alla pienezza emotiva che lo stare coi propri simili e col proprio nucleo scatena, bensì al concetto di identità, di self-awareness, di sapere chi siamo e da dove proveniamo, essendo, come risultato, stabili nella coscienza di noi stessi e delle nostre potenzialità (così come delle nostre debolezze, di contro). Per attaccarci, in fine, al concetto di stabilità, possiamo osservare anche il paesaggio, sensibilmente diverso da quello visto con la carta di Coppe: qui non abbiamo un’aperta campagna che ci trasmette senso di pace, gioia e libertà, ma una cittadina, con tanto di mura, arco e torre di gelida pietra. Tutto ciò ci fa percepire un senso di protezione, derivante dalla stabilità concreta che ci siamo creati, solida alle basi e rigogliosa nella sua espressione.

IN CONCLUSIONE…



Come possiamo notare, ergo, le due carte hanno, effettivamente, qualcosa in comune, ma sono comunque diverse: se da un lato abbiamo il raggiungimento della pienezza emotiva dall’altro abbiamo quello della completa stabilità materiale; se da un lato abbiamo la sensazione di pace e armonia, dall’altro abbiamo quella della sicurezza e della solidità incrollabile. Pertanto, quando una o l’altra escono in una stesa (e in posizione favorevole: come potete vedere, in questi articoli vediamo le carte nella loro chiave standard e “dritta”) ci parlano, ovviamente, di un successo, ma è un tipo di successo che tocca campi differenti. 


Abadessa Devina

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