PURIFICARE, CARICARE e CONSACRARE il mazzo di Tarocchi: perchè farlo, come farlo e se farlo

Purificazione, caricamento e consacrazione sono le tre azioni che, soprattutto sui social, sentiamo legate di più al mazzo dei Tarocchi (esclusa la lettura, ovviamente, e, anche se tristemente di meno, lo studio). Ma COSA SIGNIFICANO? Come si svolgono? E, cosa più importante: DOBBIAMO FARLE?

Ebbene sì, perché come spesso accade ci troviamo di fronte a quel fenomeno per cui: ”Se non carichi le carte il consulto non esce! Se non le purifichi tutti i giorni, le carte non rispondono! Se non le consacri ti attiri in casa spiriti che non conosci!”. Eppure, ancora una volta, siamo costretti a dire che tutte queste affermazioni siano FALSE!



Ma cerchiamo di andare con ordine e vediamo insieme, step by step, in cosa consistono queste azioni!

PURIFICAZIONE

Purificare significa letteralmente “rendere puro”. Nel mondo della pratica esoterica, con purificazione si intende quell’atto volto ad eliminare eventuali energie negative, sgradite, “pesanti” dall’oggetto di interesse, nel nostro caso dal mazzo dei Tarocchi.

La purificazione viene promossa in questo ambito perché si crede che il mazzo (così come tutti gli oggetti, se abbiamo tali credenze in merito) possa assorbire le energie circostanti: assorbe energia della fabbrica in cui viene prodotto, del negozio in cui viene venduto, del fattorino che te lo mette nel pacco da spedirti e, una volta aperto, degli ambienti in cui lo si usa e di tutti coloro che lo toccano.

Da: tarotluv.com

TUTTAVIA (ed ecco che iniziamo col pippone) nonostante questo step sia fortemente consigliato (e io per prima lo svolgo, di tanto in tanto, e lo consiglio), è anche bene sapere che la purificazione NON È UNO STEP OBBLIGATORIO! NON È VERO che se non purificate le carte “il consulto non esce”! E questo, banalmente, perché come abbiamo appena spiegato è un qualcosa che si basa su delle credenze: se una persona sa leggere le carte ma non crede a tutto il discorso energetico, non sentirà mai il bisogno di purificare il mazzo e i consulti usciranno lo stesso!  Io per prima, nonostante come menzionato purifico le carte ogni tot, le ho usate ancora senza eseguire questo passaggio e la cosa non mi ha mai ostacolata. Questa cosa è importantissima da sapere, a mio avviso, perché può portare a dei fraintendimenti: se, infatti, vedete che le stese iniziano a non rispecchiare la realtà, se le carte iniziano a “non rispondervi più”, a funzionare male…non è perché dovete correre a purificare il mazzo! È perché, evidentemente, siete VOI in un periodo in cui non riuscite a focalizzarvi sulle letture. E quindi, al posto di dare colpa alle carte e alle energie negative, sarebbe invece il caso di considerare di prendersi una pausa dalle letture e, piuttosto, di purificare e ricaricare voi stessi prima di eseguirne altre!

Detto ciò, comunque, come da titolo, decido anche di portarvi qualche informazione sul come svolgere una purificazione basica, in caso voleste farlo ma non abbiate idea sul come procedere. Innanzitutto è bene sapere che la purificazione è un atto ritualistico, sebbene blando. Quindi, quel che consiglio io è di scegliere un giorno propizio in cui farlo, idealmente di Sabato, durante l’ora di Saturno, in fase di luna calante o luna nuova e di essere voi nelle condizioni per poterlo fare (oltre che sentire che dobbiate farlo). Tra i vari metodi, i più consigliati sono:

-          FUMIGAZIONE: (la purificazione con i fumi di erbe e incensi): questo è il metodo più semplice, rapido e a prova di neofita; basterà infatti di munirsi di bundle di erbe o incensi con proprietà purificatorie e far passare le carte sotto i loro fumi;

-          CRISTALLI: se credete nel potere dei cristalli, ve ne sono diversi che potete usare: selenite, tormalina nera, ametista…basterà porre il mazzo o su una drusa oppure sotto questi cristalli e lasciarli il tempo designato (di solito si parla o di una notte intera, come menzionato prima con le giuste fasi lunari, o di 3 giorni).

-          TERRA: anche la semplice terra ha poteri purificatori; il processo è molto simile al precedente perché si richiede solo di lasciare le carte sotto della terra per un tot di tempo durante fase lunare propizia in modo che si liberino da eventuali energie;

-          SALE: un po’ lo stesso discorso visto sopra, ma ATTENZIONE! Il sale è un’arma un po’ a doppio taglio, sia perché così come assorbe, dopo un tot di tempo (quando si satura), tende a rilasciare ciò che ha assorbito sia perché le carte, se non plastificate, potrebbero rovinarsi con l’eventuale umidità che rilascia;

-          SUONO: questo è un metodo semplice che moltissimi ignorano; ci si può servire di campanelle, di campane tibetante (se sapete come usarle), di tamburelli o altri strumenti volti a ciò, di onde hertz specifiche, oppure (metodo standard) delle vostre mani, “bussando” sul mazzo o attorno al mazzo, per scaricarle di qualsiasi energia indesiderata.

CARICAMENTO

Caricare, in questo contesto, significa infondere nuove energie alle nostre carte, quindi è uno step che va svolto dopo la purificazione! Quando il nostro mazzo è libero da qualsiasi agente estraneo, si può proseguire, caricando di nuove energie “pure” e nuove il mazzo.

Anche qui, però, NON E’ OBBLIGATORIO! Come sopra, dipende molto dalle credenze che il soggetto ha: se la persona non ha credenze particolare in merito alle energie, così come non sentirà il bisogno di purificare tantomeno sentirà quello di ricaricare. Personalmente, questo è uno step che io tendo a non considerare più di tanto, anche perché sono del parere che le carte si possono caricare con la propria energia personale durante l’utilizzo.

Da: Ethony.com

Pure per quanto riguarda questo atto, vi lascio comunque dei piccoli consigli! Così come per la purificazione, anche il caricamento può essere considerato un piccolo rituale e dovrebbe essere svolto in momenti specifici. Infatti, il metodo più famoso in assoluto, è quello di porre il mazzo sotto la luce della LUNA PIENA, quindi per poterlo fare si dovrà aspettare che la luna sia in questa specifica fase! Qualcuno qui potrebbe dire:” ma se purifico le carte in luna calante e devo caricare con la luna piena, significa che io debba attendere un po’ di giorni prima di poter usare il mazzo: davvero è così lungo e noioso tutto sto processo? Da come lo descrivono di solito non sembra così!” e la mia risposta è “, ragazzi!”. Nel mondo della ritualistica, seppur parliamo di azioni abbastanza blande, FUNZIONA COSĺ! I ritualetti non van fatti random, senza sapere cosa stiamo facendo, perché e come si dovrebbero fare! Considerate infatti che (seppur questo non sia strettamente il nostro caso) esistono rituali che si protraggono anche per mesi, perché ci potrebbero essere, secondo varie metodologie e tradizioni, delle tempistiche da rispettare: nel nostro caso sono anche le più “leggere”, perché la teniamo sul semplice, parlando banalmente di fasi lunari (e tutt’al più di giorni/ore settimanali), quindi ci va anche bene, altro che “lungo e noioso”.

È anche per questo motivo che ci ho tenuto a scrivere un articolo: da come spesso viene raccontato sui social, sembra che queste cose vadano fatte in modo meccanico, in 3-2-1, ma le cose non stanno proprio così! Se vogliamo fare queste cose, per lo meno dovremmo imparare a farle bene, altrimenti è del tutto inutile e tanto vale non farle!

In ogni caso, la luce della luna piena non è la sola e unica fonte di energia “benefica” con cui possiamo caricare il nostro mazzo! Abbiamo anche, ad esempio:

-          LUCE SOLARE: Meglio scegliere una fase lunare propizia concordante, come quella gibbosa crescente o, se possibile, in giorno di luna piena se questa cade di Domenica (altrimenti non importa, perché qui parliamo di sole più che di luna, ma meglio comunque se questa non sia calante o nuova) e durante l’ora del sole (ancora meglio se questa coincide con il mezzogiorno o comunque con un momento in cui il sole è bello alto nel cielo: se non sappiamo calcolare l’ora solare, usiamo semplicemente questo momento della giornata). Ci basterà porre il mazzo alla sua luce diretta per tutta la durata dell’ora solare (o per un tot di tempo) e, una volta che questa finisce, riprenderlo;

-          ENERGIA PERSONALE: come già detto sopra, se crediamo nel discorso energetico crederemo anche al fatto che tutte le persone abbiano una propria energia. E se il mazzo lo usiamo noi, quale metodo migliore di caricarlo se non con la NOSTRA? Questo è forse il metodo più terra-terra, anche perché il mazzo si carica man mano che lo usiamo, continuando a toccarlo, ma se vogliamo renderlo un rituale personale, possiamo scegliere un giorno propizio (sempre meglio seguire le fasi lunari, come già indicato), tenerlo tra le mani e recitare un incanto (unendo quindi anche il suono della nostra voce), o concentrarsi sul flusso che passa da noi alle carte…

-          CRISTALLI: Così come alcuni tolgono, ce ne sono anche alcuni che infondono, primo tra tutti (e quello anche più comune) che possiamo usare a questo fine è il quarzo ialino, sempre ponendolo con intenzione sopra il mazzo (o mettendo il mazzo su una drusa);

-          TERRA: Stesso discorso che ho fatto poco fa, anche la terra, oltre che purificare, ricarica! Se per la purificazione abbiamo usato una fase calante o nuova della luna, con il caricamento basterà scegliere quella crescente o, meglio ancora, piena! Il processo è lo stesso.

CONSACRAZIONE

Ma è della consacrazione che mi preme parlare maggiormente e questo perché sui social si fa PARECCHIA confusione in merito. Ho infatti sentito persone dire che la consacrazione possa avvenire prendendo il mazzo tra le mani, poggiandolo sul chakra del cuore(??) e roba simile…ma siamo davvero sicuri di conoscere il significato di tale termine, se diamo consigli del genere?

Consacrare significa “rendere sacro”… presumibilmente, ergo, nei confronti di qualcosa che riteniamo tale. Solitamente, la consacrazione è un’azione che viene svolta nei riguardi di spiriti, siano essi “personali” o naturali/elementali/deifici, divinità, demoni (in qualsiasi accezione del termine), entità varie, a cui noi scegliamo di “dedicare” l’oggetto (in questo caso il mazzo di Tarocchi), chiedendone in qualche modo la benedizione. Trattandosi di un mezzo che possiamo usare anche in chiave divinatoria, chi consacra il mazzo potrebbe chiedere a tali entità di intervenire, dando la risposta, facendo quindi uscire la combinazione giusta di carte e “aiutando” l’ispirazione del veggente, ad esempio.

Da:Pinterest

Come potete ben capire da questa superficiale spiegazione, la consacrazione non ha quindi nulla a che vedere con il prendere il mazzo e metterselo sul ciakrah del kuoreh, cosa che somiglia più a un atto di caricamento: significa letteralmente coinvolgere altre forme di energia a cui rendere sacro il mazzo. Di conseguenza, azione che NON TUTTI DEVONO FARE! Quindi, per l’ennesima volta, NO, non è un qualcosa di obbligatorio e NO, se non lo facciamo non ci attiriamo energie negative addosso!

Perché non lo devono fare tutti? La risposta è molto semplice. Innanzitutto, per consacrare il mazzo dobbiamo avere credenze in merito. Se voi non avete un “culto” di riferimento (non necessariamente standardizzato, si può trattare anche di legami con certi spiriti specifici, quindi un culto personale), a cosa consacrate il mazzo esattamente? Al nulla cosmico? Lo fate solo perché StrigoTenebrax02 vi dice su tiktok che sia assolutamente necessario? Non ha senso, come potete notare. In secondo luogo, anche avendo un culto di riferimento, siete voi in grado di consacrare? Sapete come si svolge un’opera di consacrazione? E se il culto è organizzato, avete voi il permesso per farlo da soli, in autonomia?

In questo caso pure io non posso darvi alcuna direttiva in merito, proprio perché la consacrazione, a differenza di purificazione e caricamento per cui abbiamo potuto dare consigli generici e applicabili un po’ a tutti, è un qualcosa che non segue mai delle linee universali: ci sono troppi fattori che intercorrono per poter dire con certezza come agire in merito. L’unica cosa che posso dire è quella di non agire se non si ha motivo o conoscenza per farlo (anche perché, se crediamo in queste cose, dovremmo sapere che una consacrazione fatta male può sortire più effetti negativi di una consacrazione non fatta!).

CONCLUSIONE

Come sempre, ci troviamo di fronte a quei tipi di fenomeni social, dove qualche praticantello si erge a mentore, erogando informazioni utili e veritiere per metà, condite da superstizoni popolane circa le quali il mazzo di carte parrebbe avere vita propria, tanto da ribellarsi al lettore che non lo purifica e consacra. Quanti di voi sapevano che queste tre azioni sono a tutti gli effetti azioni rituali? E che, in quanto tali, vanno svolte in determinate maniere e non casualmente (almeno per avere reale efficacia)? Credo che, senza bisogno di porre ulteriori domande, la risposta a queste sia già sufficiente per provare questo punto: prima di fiondarci a fare azioni, soprattutto che coinvolgono potenzialmente altre forze e/o la manipolazione di queste perchè sui social qualcuno che si è autoeletto cartomante/tarologo espertissimo e generazionale vi dice che si fa così, sarebbe il caso di informarsi approfonditamente e con razionalità.

Abadessa Devina


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