CARTOMANZIA e PARTITA IVA...SEMPRE SINONIMO DI AFFIDABILITÁ?
È vero: una delle prerogative per poter fare della cartomanzia un lavoro vero e proprio è quella di mettersi in regola e, di conseguenza, aprire anche una P.Iva, come abbiamo già visto in questo altro articolo.
Tuttavia, sarebbe sempre bene ricordare che avere fatto la scelta giusta di mettersi in regola NON SIGNIFICA essere automaticamente dei professionisti del settore e affidabili in materia!
Una delle cose che ho sentito più spesso dire da chi difende il lavoro nero (sì, sembra assurdo, ma vi assicuro che in questo campo ci sono tante persone che parlano di onestà e rispetto, eppure quando si tocca il tasto dolente del pagare le tasse fan di tutto per dar contro e giustificarsi, addirittura considerando malamente chi parla di tale obbligo...ma lasciamo perdere!) è:"MA LA PARTITA IVA NON GARANTISCE BRAVURA!" e, per quanto io mi sia sempre schierata per la messa a regola, a malincuore, devo dire che HAN RAGIONE (anche se il dubbio sorge spontaneo: se sono così bravi loro e han tutti i feedbacks positivi che mostrano sui loro social, perchè non la aprono, dico io? Questo mistero rimarrà senza risposta ma, ripeto, non è questo il momento di parlarne).
Un cartomante ciarlatano, infatti, rimane ciarlatano anche se si mette in regola: l'unico merito che ha (che poi, si può parlare di merito quando si tratta semplicemente di rispettare la legge?) è quello di avere preso la decisione "coraggiosa" (considerando come funzioni da noi) di avviare una vera e propria attività, guadagnando legalmente e onestamente: nulla di più.
Con questo articolo, dunque, il mio intento è quello di portarvi 3 casi, riscontrati da me e da altri colleghi (cartomanti, debunkers e divulgatori esoterici), in cui la P.Iva non è sinonimo di bravura!
1) PREZZI ESOSI
Alcuni possessori di P.Iva pensano di poter chiedere centinaia di euro a consulto orario, ma...o sono dei cartomanti affermatissimi e conosciuti internazionalmente nell'ambiente, di cui un consulto varrebbe davvero oro (una sorta di Arthur Waite moderno, insomma...) o, mi spiace, ma 170 euro per un'ora di stesa non possono essere chiesti!
La questione "prezzi" è abbastanza importante quando si parla di cartomanzia perchè, forse non tutti lo sanno, ma in questo settore esistono dei prezzi "di mercato" e che, solitamente, sono indice anche dell'onestà dell'operatore. Un cartomante che chiede 10 euro all'ora sicuramente è un inesperto, perchè nessun cartomante svenderebbe la propria Arte per così poco (e sicuramente non paga le tasse...), ma, al contrario, un cartomante che ne chiede 200 è altrettanto inaffidabile, perchè sfora di parecchio quelli che sono i prezzi standard (50/70 euo orari) e quindi sono due le cose che ciò può significare: o questa persona non guadagna abbastanza, quindi non ha un giro di clientela fidata, cosa che un cartomante BRAVO e affidabile ha, di norma (la gente torna sempre dove è stata bene, ricordatelo!) e ha, di conseguenza, bisogno di spremere i primi malcapitati che becca, oppure, coscientemente, "ci gioca" sul fatto che debba pagare le tasse, dunque chiede prezzi esosi andando comunque contro la legge, che prevede la richiesta di un giusto corrispettivo per il servizio offerto.
Senza menzionare il fatto (ma lo facciamo lo stesso) che spesso, coloro che chiedono queste cifre da strapazzo, sono poi gli stessi che si trovano su qualunque social media a fare consulti di cartomanzia giornalieri in live in cambio di pochi euro...non è un po' strano come atteggiamento, per uno di cui il consulto vale così tanto?
2) COLLAB UN PO'...SOSPETTE
Forse qualcuno mi prenderà troppo per critica, ma io sono del parere che quando ci addentriamo nel mondo dei social e decidiamo di usarli per pubblicizzare la nostra attività (cosa che per il mondo cartomantico è iniziata ad esser comune dal 2020/2021 in poi) dovremmo anche fare attenzione alle persone con cui scegliamo di collaborare e assieme alle quali scegliamo di mostrarci!
Infatti, possiamo anche essere possessori di P.Iva, vantando di come siamo in regola e onesti, ma se poi ci mostriamo in compagnia di persone che sono palesi truffatori e truffatrici, dando loro corda, addirittura collaborandoci per dei progetti, che ciò sia fatto anche solo per un discorso di followers e guadagno in senso lato, bè...la nostra attività, la nostra persona e la nostra serietà nell'ambito si commentano da soli!
3) PARTITA IVA Sĺ, MA NON È L'UNICO OBBLIGO DI LEGGE!
Wanna Marchi, famosa nel campo delle truffe esoteriche; immagine da Wikipedia
Ma è forse il terzo e ultimo punto ad essere quello che più mi preme esaminare, perchè quello più comunemente riscontrato!
È infatti molto comune vedere persone che hanno questa benamata Partita Iva, che la vantano come fosse un trofeo, baluardo di correttezza, onestà e affidabilità, per poi...vederli violare la legge in altre maniere!
Ed ecco che i grandi giustizieri con P.Iva abusano di credulità popolare, come detto nel primo punto chiedono più soldi del dovuto, fan consulti sulla salute e sulle gravidanze, dando pareri medici senza averne le competenze, dicono di fare addirittura MIRACOLI che manco il Papa...
Mi spiace doverlo dire, ma la legge sulla cartomanzia e sui servizi esoterici NON PREVEDE SOLO LA MESSA A REGOLA FISCALE!
Esistono tanti dettami che, per essere professionali e professionisti, van rispettati!
IN CONCLUSIONE...
Come possiamo vedere, anche nel mondo della cartomanzia esistono persone più o meno serie e professionali, a prescindere dalla messa in regola, così come quando ci affidiamo a un libero professionista per qualsiasi altro tipo di servizio possiamo rischiare di finire in mano a uno incompetente anche se le tasse le paga! Quindi perchè tanto rumore per questa storia della messa a regola, se alla fine, che il cartomante lo sia o meno, rischiamo sempre e comunque?
Perchè, semplicemente, quando parliamo di P.Iva e parteggiamo per la messa a regola fiscale lo facciamo per una questione di rispetto (della legge, del consultante, di noi stessi e del nostro lavoro) e di onestà! Non si consiglia di rivolgersi a chi ha P.Iva perchè è "più bravo", bensì perchè si è più tutelati facendolo anche in caso di truffe che, come possiamo vedere, si possono palesare anche in tutti i casi, nero o meno; non si intima ai vari operatori esoterici/cartomanti di mettersi in regola sulla scia del perbenismo: lo si fa perchè, come detto poc'anzi, è il modo che oggi noi abbiamo per dimostrarci professionisti a tutto tondo in un mondo costellato da cialtroni e per tutelare l'Arte, facendo anche giusta concorrenza sia a chi non si apre P.Iva ma anche a chi la apre e non ha nulla di serio da offrire! Rimane infatti inutile fare "la guerra" ai cialtroni (anche quelli in regola) se noi siamo i primi a svalutarci e a essere disonesti!
Abadessa Devina
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